Avete presente il serpente, come cambia la pelle? Ecco, quella pelle lì è esattamente ciò che di me vedete qui: tutto niente. Io vi do solo ciò che sono disposta a dare. Posso anche darvi tutto quello che possiedo e pure rimanere intera. Ciò che vi mostro – che sia il culo o la parte più segreta del mio io – non mi priva di niente. Non mi toglie un bel niente. Queste cose, i dettagli, le oscenità, le storie tra le righe e quant’altro, sono come la pelle di cui serpenti si spogliano, lasciandola a chiunque da guardare. Che cosa gliene frega al serpente di dov’è la sua pelle, di chi la vede? Niente, perché lui è da un’altra parte, ed è qualcos’altro. Noi guardiamo quella pelle, e scopriamo qualcosa del serpente: le sue dimensioni, ci immaginiamo dove e come potrebbe essere, in che direzione sta andando. Ma la pelle non ci dice niente di chi è il serpente, né tanto meno di quanto vale, di cosa sta pensando, di dove si trova adesso.
Io sono serpente. Non ho braccia per portare con me tutto quanto.

